“Setacciare” il ciclo lavorativo per scomporlo in microfasi come strumento primario per un’efficace selezione del personale.
È il momento: l’Azienda ha deciso di assumere. Ma chi? Quali caratteristiche deve avere il nuovo collaboratore? Come cercarlo? Il primo step necessario per rispondere a queste domande va effettuato …all’interno dell’Azienda stessa. È infatti dalla struttura, l’organizzazione, la mission (obiettivo) e la vision (lo stile di approccio al lavoro) del committente che si rilevano le prime informazioni necessarie al reperimento del candidato ideale. Si tratta di una primissima fase, di carattere generale, utile a comprendere la tipologia dell’ambiente all’interno della quale verrà effettuato l’inserimento: in questo modo, si potrà cercare il candidato che più “somiglia” all’Azienda. Ad esempio – semplificando molto – se la struttura è di tipo gerarchico e la vision è competitiva, il candidato dovrà possedere, tra le altre, la capacità di interagire in modo formale con superiori e colleghi mantenendo un forte senso del limite e del confine e un’alta resistenza allo stress. Al contrario, in un ambiente “smart” con vision creativa e cooperativa, un candidato che vuole essere chiamato “dottore” dai colleghi in virtù della sua laurea potrebbe rivelarsi un pesce fuor d’acqua; in questo caso meglio orientare la ricerca verso una persona dotata di versatilità, anche nella gestione della distanza/vicinanza emotiva.
Il secondo step, non meno importante e più specifico, consiste nel mettere a fuoco le fasi del lavoro proprie della posizione da ricoprire. Come farlo? Si organizzano in questo caso una o più giornate di osservazione strutturata dell’attività lavorativa in questione, facendole precedere e, se necessario, seguire, da interviste agli addetti già coinvolti nel processo lavorativo. Ogni fase deve essere minuziosamente analizzata, al fine di comprendere “chi fa cosa”: in quali condizioni può farlo e in quali no? chi sono gli interlocutori abituali e occasionali? Quali competenze tecniche utilizza? Quali competenze relazionali?
La mancata attenzione a questi fattori spiega larga parte delle ben note situazioni in cui la scelta ricade sul collaboratore meno adatto all’Azienda, con le ugualmente note conseguenze del caso.
A questo punto il nostro imprenditore….si starà domandando dove possa trovare il tempo per mettere in atto i suddetti “step”. Può farlo coinvolgendo qualche fidato collaboratore…togliendo anche a questi tempo prezioso per l’attività lavorativa. Come orientarsi allora? Un’alternativa percorribile consiste nell’affidare il processo di job analysis ad un team di operatori, specificamente competenti, che possano sollevare l’Azienda da questa ulteriore incombenza, facendole guadagnare, di nuovo, tempo e quindi denaro. Il nostro viaggio nei servizi alle Aziende continua….(articolo scritto per www.infinitytraining.it)